PETIZIONE PER CONTRASTARE LA GRAVE ONDATA DI ANTISEMITISMO CHE SI STA DIVULGANDO DOPO IL 7 OTTOBRE 2023
ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ci rivolgiamo alla S. V. per portare a Sua conoscenza la grave situazione in cui i cittadini italiani di religione ebraica e gli studenti israeliani stanno vivendo in Italia a causa della rapida crescita di antisemitismo manifestata dopo i gravi fatti accaduti in Israele il 7 ottobre 2023.
Suscita profonda preoccupazione e sgomento il proliferare di espressioni e atti antisemiti nelle piazze italiane e nelle istituzioni universitarie, dove manifestanti promuovono incontri e sit-in che alimentano un clima di intolleranza, violenza e discriminazioni razziste. In tali contesti, si sentono persino proclami di morte rivolti all'intera comunità ebraica, con l'invito ai passanti di unirsi per liberare le istituzioni accademiche da ogni traccia di cultura ebraica e israeliana.
L'uso di antichi slogan nazisti durante cortei, conferenze e manifestazioni aggiunge un elemento ancor più inquietante, richiamando periodi storici contrassegnati da ideologie estremamente pericolose.
Il boicottaggio dei prodotti israeliani assume dimensioni sempre più rilevanti, animando ulteriormente le proteste. Bandiere di Israele vengono strappate e bruciate, mentre quelle palestinesi invadono le piazze, gli atenei universitari e le scuole. Simboli ebraici rischiano danneggiamenti, mettendo a rischio coloro che li portano, minacciati e spesso aggrediti. Anche i rabbini, nelle loro comunità, sono oggetto di intimidazioni e aggressioni. La gravità della situazione richiede un'immediata attenzione e azione.
Rivolgendoci alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, esprimiamo l’urgenza di un intervento tempestivo di fronte alla gravità di ciò che sta accadendo. Chiediamo che siano adottate misure immediate per garantire ai cittadini di religione ebraica e agli studenti universitari israeliani la possibilità di vivere liberamente nel nostro Paese, godendo del diritto di muoversi e studiare senza ostacoli, e affinché siano rispettati integralmente i loro diritti fondamentali.
Sollecitiamo pertanto l'applicazione della Legge n. 205/93, nota come Legge Mancino, volta a contrastare il razzismo, mediante l'imposizione di sanzioni civili e penali per coloro che violano il diritto alla libertà di religione ed etnia.
In aggiunta, auspichiamo che i principi internazionali sull'antisemitismo delineati dall'IHRA, riconosciuti anche dal nostro Governo, vengano formalizzati in leggi concrete, non solo a fini educativi, non solo per tutelare chi è vittima di questa violenza, ma anche per perseguire coloro che la commettono. È auspicabile che la definizione di antisemitismo dell’IHRA si concretizzi con normative a carattere penale per i trasgressori.
Chiediamo anche che il Governo condanni il boicottaggio accademico, economico o di qualsiasi altra natura di Israele e di ebrei e che vengano presi provvedimenti nei confronti di soggetti o istituzioni che lo promuovono, come altri governi europei e non solo hanno già fatto.
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